Pensavate fossi morto, eh? Dall'alto del mio tugurio osservo, penso - lusso assai forte in questo periodo, vero tesori cari? Ascoltate, ascoltate... Ho rilasciato un nuovo episodio.
domenica 19 luglio 2009
Perché voi pensate?
Pubblicato da zioNuccio alle 01:55 1 commenti
venerdì 12 giugno 2009
50 di bocca, 100 di culo.
Mia madre mi avvertiva sempre di non fidarmi delle persone permalose: perché per paura sanno essere infide.
Qualche giorno fa un noto personaggio di nome Beppe ha definito zoccole alcune rappresentanti del Senato di questa "repubblica" ai confini dell'Impero. Per carità! Non offendete le zoccole, per favore. Quelle grandi lavoratrici piene di dignità nulla hanno a che fare con quei personaggi che appoggiano i loro piatti bassofondi reali nelle comode poltrone del cosiddetto "potere".
Qualcuna si è risentita, vero Maria Teresa? Ecco, deve essere molto permalosa. Eppure avrebbe dovuto pensarci prima di concedere la bocca per aver un grammo di questo "potere... Oppure, riconoscendo in lei forti lacune nella forma del suo corpo, l'invidia di coloro che fanno il mestiere più antico del mondo - spesso e volentieri per necessità - le fa ribollire il sangue?
Pubblicato da zioNuccio alle 21:58 0 commenti
mercoledì 10 giugno 2009
Incongruenza?
Mi domando il perché di tanto clamore per il chador indossato dalle donne di religione musulmana quando poi ci sono ordini religiosi CRISTIANO CATTOLICI che obbligano le loro associate a delinquere ad indossare il velo. Mah!
Pubblicato da zioNuccio alle 10:26 1 commenti
giovedì 4 giugno 2009
mercoledì 3 giugno 2009
Durante una notte di lavoro.
Pubblicato da zioNuccio alle 04:42 0 commenti
Affinità divergenti.
Pubblicato da zioNuccio alle 04:25 0 commenti
lunedì 1 giugno 2009
Una riflessione...
"Tutti i fatti orribili che accadono nel mondo li viviamo come al cinema, seduti in platea con i biglietti in tasca, mentre sullo schermo scorrono le disgrazie altrui; le epidemie, le guerre, le tragedie per caso. Crediamo e non crediamo. Finché un giorno siamo noi a precipitare nello schermo e gridiamo alla platea invisibile che non siamo un film, siamo la vita. Nessuno ci ascolta, nessuno - noi lo sappiamo bene, vero? - ci verrà in aiuto. (...)"
Estratto da Il mercante di fiori - Diego Cugia
Pubblicato da zioNuccio alle 19:00 0 commenti